Dal punto di vista delle associazioni di rappresentanza organizzata degli interessi la
disintermediazione, cioè la progressiva perdita di ruolo dei soggetti che svolgono una funzione di
intermediazione, per esempio fra interessi economici e sociali e decisore pubblico, è senza dubbio
considerata un problema. Perché toglie spazio alle associazioni di rappresentanza organizzata degli
interessi. Perché accresce la verticalizzazione dei processi decisionali politici (party leadership) e di
governo (premiership). Perché allontana lavoratori e produttori dalle associazioni sindacali e
datoriali, incrementandone in maniera consistente la perdita di iscritti. Queste e altre conseguenze
della disintermediazione sono di per sé più che sufficienti perché le associazioni di interesse
intendano questo fenomeno come una sorta di spettro che si aggira nelle democrazie postindustriali
del mondo occidentale.
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